VIGNETTE ANTI-ISLAM/ La doppia morale dei “fratelli” musulmani

Ugo Volli venerdì 21 settembre 2012

Da alcuni anni, da quando il terrorismo islamico, o almeno i partiti che gli sono vicini, sono guidati da persone che hanno esperienza dei paesi occidentali, il loro modus operandi è cambiato: la violenza si alterna agli interventi politici, giuridici e legali che ne prendono spunto e lo giustificano. Così è accaduto per la barriera di sicurezza che Israele ha eretto per porre limite in maniera incruenta alle incursioni terroristiche dai territori amministrati dall’Autorità Palestinese; così accade anche per Gaza dove il lancio giornaliero di razzi sulla popolazione civile israeliana (sono ormai oltre diecimila dal ritiro israeliano di sei anni fa) si alterna a flottiglie, mozioni dell’Onu, guerriglie legali nelle aule di giustizia occidentali.
Lo stesso va detto per quanto riguarda il conflitto sulla libertà di critica che vige in Occidente su Maometto e l’Islam, come su ogni altra cosa. Il filmetto irriverente nei confronti di Maometto che è misteriosamente spuntato su You Tube una settimana fa (senza che nessuno ne avesse mai avuto prima notizia o l’abbia visto integralmente anche se dovrebbe risalire a due anni fa), è costato la vita all’ambasciatore americano in Libia e a tre suoi collaboratori, ha portato alla devastazione dell’ambasciata americana in Egitto e ad atti di violenza in tutto il mondo islamico.

Cliccare sul link per continuare a leggere: VIGNETTE ANTI-ISLAM/ La doppia morale dei “fratelli” musulmani.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.