“Vita di Pi” : il viaggio alla ricerca della fede candidato a 11 Oscar

Vita di Pi (Life of Pi), film nelle sale in questi giorni, è stato candidato a 11 premi Oscar. Diretto da Ang Lee è basato sull’omonimo romanzo di Yann Martel. Come dice il titolo stesso, la pellicola racconta dei primi anni dell’infanzia di Pi, Piscine Molitor Patel, un ragazzo indiano figlio del proprietario di uno zoo. L’intera storia è raccontata dal punto di vista di Pi da grande, il quale parla rivolto a uno scrittore interessato a trarre dalla sua vicenda un libro e inizia così il lungo flashback che dà vita a tutto il film. Piscine Molitor Patel vive nella parte francese dell’India, Pondicherry, con il padre, la madre e il fratello maggiore. E’ nato all’interno di uno zoo – creato all’interno di un vecchio giardino botanico – di proprietà di suo padre che ospita numerosi animali, tra i quali il “pezzo forte” è una tigre del Bengala di nome Richard Parker. Nel film viene spiegata l’origine del curioso nome del ragazzo: l’amico più caro del padre suggerisce di chiamare il piccolo con lo stesso nome della piscina pubblica di Parigi, a suo avviso la migliore piscina delle molte in cui abbia nuotato. Ma il ragazzo, una volta cresciuto, decide di abbreviare il proprio nome in Pi, per evitarne le storpiature con cui i compagni di scuola non smettono di deriderlo. Per imprimere meglio il proprio nomignolo nella memoria dei compagni, impara a memoria numerose cifre del Pi greco, riempiendo numerose lavagne; diventa così famoso come “il ragazzo del Pi greco”.

Affascinato dalle religioni di tutto il mondo, dotato di una curiosità e di una sete di conoscenza inestinguibile, il giovane si avvicina alle tre principali religioni del Paese (Induismo, Cristianesimo e Islam), abbracciandole tutte, in una sorta di sincretismo new age. E tra i suoi numerosi pensieri si fa largo anche l’idea che gli animali abbiano un’anima. Ma il padre, uomo razionale e scientifico, vuole dimostrargli che non è così, e che gli animali ragionano in modo diverso da noi umani: così, una volta sorpreso il figlio a dare da mangiare Richard Parker, gli dimostra la sua teoria legando una capra viva alle sbarre della cella della tigre, mostrando a Pi con quale violenza essa venga divorata viva dal felino. Pi impara a sue spese che negli occhi dell’animale non vi è lo splendore dell’anima, ma solo l’istinto primordiale del cacciatore. Gli affari non vanno bene per lo zoo e la famiglia al completo decide di trasferirsi in Canada con tutti gli animali su una nave da carico. Ma una terribile tempesta sul Pacifico fa affondare la nave e Pi si ritrova su una barca di salvataggio, unico sopravvissuto. Infatti il ragazzo riesce a salvarsi salendo su una scialuppa, ma qui ha una sorpresa sconvolgente: sull’imbarcazione è presente Richard Parker, l’enorme tigre conosciuta in precedenza. Per riuscire a superare indenne il viaggio verso l’ignoto i due dovranno imparare a convivere, evitando di uccidersi l’un l’altro. Il tema principale del film è quello della fede.

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