WELFARE: CRISTIANI PER SERVIRE, “GARANTIRE UNA ADEGUATA ASSISTENZA” A TUTTI

Secondo gli ultimi dati Istat, le persone con più di 65 anni sono oggi il 15% della popolazione anziana e nel 2025 saranno il 25%, eppure mancano case di riposo in grado di “garantire una adeguata assistenza a tutta la popolazione autosufficiente e non, le cui condizioni quotidiane di arretramento dei servizi sociali e di quelli sanitari sono notevoli, lasciando al lucro attivissimo e alla speculazione dell’iniziativa privata”. A denunciarlo è Franco Previte, presidente dell’associazione “Cristiani per servire”, che in una nota si chiede se questa carenza non sia una forma di “strisciante eutanasia” o “eutanasia mascherata”. “I servizi, pubblici e non, sono necessari – precisa il firmatario della lettera – però devono essere riveduti con quei criteri non solo obbedienti alla spending review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori morali, etici orientati e diretti al bene comune”. Di qui l’appello di Previte, rivolto al governo e alle istituzioni, a “farsi carico dei temi etici che sono pubblici, come nascite, morti, malattie, procreazione, eutanasia, aborto, difesa della vita umana, della dignità di ogni cittadini, dell’emarginazione degli anziani, dei disabili, dei malati terminali”. Partendo dagli insegnamenti di San Camillo de Lellis, e dai suoi “cambiamenti” realizzati nel campo dell’assistenza agli infermi.

Fonte: SIR – Servizio Informazione Religiosa – Quotidiano.

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