ZENIT – Aumenta la consapevolezza ma le minacce alla libertà religiosa non diminuiscono

L’XI° Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo di ACS

ROMA, martedì, 16 ottobre 2012 (ZENIT.org).- Aumenta la consapevolezza ma le minacce alla libertà religiosa non accennano a diminuire. E le denominazioni cristiane sono le più esposte alla persecuzione.
A Roma è stato presentato oggi l’XI° Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Sono intervenuti: Francesco Maria Greco, Ambasciatore d’Italia presso la Sanda Sede; Alberto Negri, inviato de Il Sole 24 Ore; Padre Samir Khalil Samir, Islamologo; John Dayal, segretario generale dell’All India Christian Council; Christine du Coudray, responsabile internazionale sezione Africa di ACS; Mons. Sante Babolin, presidente ACS-Italia.
Analizzando i principali avvenimenti del 2011 e della prima metà del 2012, il volume riporta il grado di libertà religiosa in 196 Paesi, avvalendosi di fonti locali – ACS finanzia ogni anno oltre 5mila progetti in 145 Paesi – e di diverse pubblicazioni. «Dobbiamo almeno illuminare la questione della libertà religiosa nel mondo – ha detto Alberto Negri, inviato de “Il Sole 24 Ore” – come fa il rapporto di ACS: sebbene redatto da una fondazione cattolica, non si limita a denunciare le violazioni alla libertà religiosa subite dalle comunità cristiane ma fa un quadro della situazione in ogni Paese con riferimento alla condizione dei fedeli di ogni credo».
«Il nostro intento – ha aggiunto il presidente di ACS-Italia, monsignor Sante Babolin – non è solo quello di denunciare, dati alla mano, la precaria situazione mondiale della libertà religiosa ma anche offrire un’analisi della situazione politica e sociale, di contorno e della specifica condizione nella quale si dibattono le minoranze religiose».
Durante il periodo in esame, non vi sono stati miglioramenti nella maggior parte dei paesi in cui già si erano verificate violenze anti-religiose. Ad esempio si è ulteriormente abbassato il livello di tutela della libertà religiosa in Cina – specie per quanto riguarda i cattolici – con l’intensificazione dei tentativi da parte del governo di assoggettare le diverse comunità religiose al controllo dello stato.

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