ZENIT – Cristiada: l’eroismo dei martiri per la fede

È giusto per un cristiano imbracciare le armi per difendere la propria libertà religiosa?

di Franco Olearo

ROMA, lunedì, 1 ottobre 2012 (ZENIT.org).- Fra il 1926 e il 1929 si svolse in Messico una guerra civile che vide da una parte il governo laicista del presidente Plutarco Elia Callés e dall’altra i cosiddetti Cristeros, gruppi armati che cercarono di far abolire le leggi antireligiose in vigore. La guerra ebbe toni particolarmente violenti e in seguito alcuni dei più significativi protagonisti vennero proclamati beati o martiri.

Il film ricorda a tutti il valore della libertà religiosa, condizione indispensabile per una pacifica convivenza

For a greater glory, (nella versione in spagnolo: “Cristiada”) è un kolossal storico che ricostruisce la guerra civile che si svolse in Messico dal 1926 al 1929 fra il governo massonico e filo-sovietico del presidente Plutarco Elia Callés e i cosiddetti Cristeros, gruppi armati che cercarono di far abolire le leggi restrittive sul culto cattolico.

E’ giusto per un cristiano imbracciare le armi per difendere la propria libertà religiosa? Può un sacerdote prendere le armi e diventare un generale rivoluzionario? Fino a che punto e in che modola Santa Sede può ritenersi rappresentante dei fedeli cattolici nei confronti di un paese avverso, rischiando possibili rappresaglie locali?

Sono queste le domande impegnative che scaturiscono dal film, che è al contempo un ricordo di tanti sacerdoti, intellettuali o semplici contadini che in quelle circostanze persero la vita come martiri per non ripudiare la loro fede.

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