ZENIT – “Cristo nella letteratura d’Italia”

Neria De Giovanni scopre il fascino di Gesù in tanti autori laici
Antonio Gaspari

ROMA, Monday, 14 January 2013 (Zenit.org).

“La continua e violenta polemica antichiesastica, che percorre i secoli dell’età moderna si è sempre arrestata e ha taciuto riverente al ricordo della persona di Gesù, sentendo che l’offesa a lui sarebbe stata offesa a sé medesima, alle ragioni del suo ideale, al cuore del suo cuore”.

Così il laicissimo Benedetto Croce ha scritto nel saggio Perché non possiamo non dirci cristiani del 1943.

A ricordarlo è Neria De Giovanni, presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari con sede a Pargi, nel libro pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana Cristo nella Letteratura d’Italia.

Una antologia letteraria di trecentonovantasei pagine arricchite da 14 illustrazioni di opere d’ogni epoca provenienti dai Musei Vaticani, in cui l’autrice riporta scritti sul Nazareno di cento autori che sono vissuti dal Duecento fino al Novecento ed oltre.

Le implicazioni del Nazareno nelle arti e nella letteratura non è da sottovalutare. Nel libro L’arte nella vita della Chiesa (LEV 2009) il critico d’arte Timothy Verdon, ha rammentato come proprio Cristo poichè ha incarnato l’invisibilità di Dio è all’origine stessa dell’arte visiva e, in quanto Verbum, dell’arte letteraria.

La nascita, la morte in croce, la vicenda terrena del Nazareno sono al centro di innumerevoli opere letterarie e ricostruzioni storiche artistiche.

Il ‘caso Cristo’ il ‘fenomeno Gesù’ inquieta, intriga, appassiona credenti e non credenti, perché solleva la domanda se il Nazareno fosse veramente il figlio di Dio

E se lo era perché era sceso tra gli uomini e perché si è sacrificato per la loro salvezza?

Gli scrittori di tutte le epoche successive a Gesù sono stati intrigati dalla vicenda di Gesù

Ha scritto Neria De Giovanni nell’introduzione: “Quanti gli scritti sul Natale e ancora di più quanti gli scritti sulla Passione e morte in Croce? Sull’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo?”

La vicenda è di scottante attualità se si pensa che, soprattutto agli scrittori dell’età moderna e contemporanea, interessano meno le questioni teologiche quanto piuttosto i sentimenti umanissimi che avvicinano il crocifisso all’umanità: la speranza, il dolore, il rimpianto, la tentazione della ribellione, la paura, la sofferenza, la rassegnazione, l’obbedienza, l’accettazione dell’ingiusta condanna e delle umiliazioni

Con questo libro Neria De Giovanni cerca di liberare dai pregiudizi il genere letterario che tratta il Nazareno.

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