“Cristiani per servire”: Appello al Signor Presidente della Repubblica Italiana per il mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza

Signor Presidente della Repubblica Italiana ,
Palazzo del Quirinale
00100 Roma

OGGETTO : Appello al Signor Presidente della Repubblica Italiana per il mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza, specialmente gli handicappati mentali sono totalmente ignorati dalle Istituzioni .

Signor Presidente,

la disabilità fisica “vive in grande e profonda crisi economica e sociale, ma quella psichica ancor più, in quanto la compassata classe politica anziché assumere una rigorosa e doverosa iniziativa atta a risolvere il loro problema in un Provvedimento Legislativo per una Legge-Quadro carente da ben 38 anni, lascia alla disattenzione, al disinteresse, al silenzio una problematica così grave, urgente, prioritaria nei quali, specialmente i malati mentali, non sono dimenticati… SONO TOTALMENTE IGNORATI !

Sui temi più scottanti della nostra epoca, dalle varie forme di handicap alla droga, dalla possibile eutanasia all’aborto ormai legalizzato e quanto attenta il vivere civile quotidiano, la nostra società e le Istituzioni non devono rinchiudersi nei privilegi, ma è necessaria un’intesa verso il bene comune.

Signor Presidente della Repubblica, in relazione al verificarsi di movimenti d’opinione nei quali si auspica l’eutanasia, “argomento” che vorrebbe essere applicato, ci ha ulteriormente meravigliato come questa “situazione” sia totalmente ignorata da parte delle Istituzioni in un confronto in Parlamento .

Dobbiamo ricordare che quando ci siamo rivolti ai Suoi predecessori più volte in passato ed ora anche a Lei onde difendere e difenderci dai portatori di turbe psichiche, da oltre 38 anni costoro attendono una legge quadro di riforma dell’assistenza psichiatrica e non abbiamo ottenuto nessuna uguale attenzione.

“La giustizia è uguale per tutti”, così è scritto e non vogliamo pensare come Tacito, insigne latinista di precetti morali, che profeticamente avvertiva “in repubblica plurimae leges”, “negli Stati molte sono le leggi” e noi aggiungiamo a volte ingiuste, non confacenti, disattente, irreali della realtà.

La compassata classe politica anziché assumere una rigorosa e doverosa iniziativa per svolgere una programmazione onde apportare una dignitosa sistemazione in strutture atte alla prevenzione, cura ed inserimento sociale dei malati mentali ed una legge quadro che dia la possibilità alle Regioni di prendere decisioni in favore di questo mondo della sofferenza, della disabilità, del dolore, lascia alla disattenzione, al disinteresse ed al silenzio una problematica così grave ed urgente.

Ancora una volta il Parlamento ha “dimenticato” di verificare l’utilità di provvedimenti legislativi ed il Governo in carica di “ricordare” nelle leggi Finanziarie la disabilità in genere, perché è famiglia anche quella che cura i membri disabili e invalidati, cioè coloro che possono difendersi di meno o che addirittura non possono affatto difendersi.

Ci è parsa non decisamente significativa l’analisi e la metodologia usata dalle Istituzioni nel non prendere in considerazione l’appello della n/s Associazione che desidera la risoluzione di questo bubbone sociale budget del ricoverato Petizione 2013

Ma nella società violenta il rispetto dell’uomo debole ed indifeso rischia di dissolversi sempre più nell’egoismo più sfrenato e nell’indifferenza sempre più acuta.

Dobbiamo avere ampia considerazione che il rispetto della vita, valore fondamentale dell’uomo, fa parte dell’etica civile in ogni suo momento.

Siamo tutti chiamati a difendere la vita creando le condizioni perché si sviluppi la giustizia, la solidarietà, l’amore verso il prossimo.

Se si riconosce il valore della vita, se si ricupera la famiglia cellula vitale della società e motore indiscusso della civile convivenza, la società è salva e con essa la Nazione.

Vi è un urgenza di rimuovere i vari problemi sociali che attanagliano tante famiglie nelle diverse cause, ma non dimentichiamo che urgono interventi socio-legislativi nei confronti dei malati psichici.

Signor Presidente della Repubblica, la libertà, la giustizia, la democrazia consentono di esprimere il proprio parere e rivolgersi alla Sua persona .

Ci permettiamo solo di suggerire di continuare a “gridare” in maniera prioritaria i “problemi” con la tematica della ragione, dapprima ai Ministri dello Stato ed ai Parlamentari, ma poi con “forza” e con l’autorità che non Le manca che siano rese applicabili le attese della gente, della povera gente, volto della sofferenza od insofferenza del Paese.

Di grande rilevanza da sempre nella moderna società è la dignità dell’uomo anche verso una grande quota di cittadini “malati” perché essi meritano rispetto, comprensione, solidarietà da ogni forma di discriminazione, di emarginazione (e qualche volta forma di segregazione), e su queste basi vanno utilizzati tutti gli strumenti legislativi terapeutico riabilitativi disponibili finalizzandoli alla loro inclusione sociale, là dove è possibile, quali persone, quali cittadini con sofferenze mentali per essere inseriti nel loro pieno esercizio dei loro diritti di cittadinanza.

Il popolo italiano, Signor Presidente della Repubblica che guarda a Lei quale rappresentante e guida del nostro Paese, ha sete di verità, di giustizia, di onestà, di trasparenza, di autentici valori morali e civili incarnati nel quotidiano.

Sulla questione che pochi sollecitano questa realtà sociale della malattia mentale, che da troppo tempo attende una soluzione per l’inadeguatezza della normativa esistente, dovrebbe essere recepita con grande e massima attenzione sul piano sociale e legislativo, con una dignitosa regola giuridica chiara e risolutiva, onde rispondere, ripeto, alle attese delle famiglie e della gente, della pubblica opinione.

Questo in breve l’obiettivo rivitalizzante ancora una volta a considerare grave ed urgente una “priorità” rivolta alla attenzione del Capo dello Stato.

In attesa di ogni non impossibile considerazione e valutazione, porgo deferenti ossequi.

Previte

Previte Francesco
Via San Camillo, 1
Casa di Riposo “Villa Serena”
95010 Sant’Alfio (CT)

http://digilander.libero.it/cristianiperservire
e-mail [email protected]

Sant’Alfio(CT) 10 agosto 2016

L’Associazione Cristiani per Servire, per la promozione sociale, costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto né gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

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