Kazakhstan: il pastore Makset rischia il carcere

Parte la petizione in favore del pastore Makset!

Il pastore Makset si trova in carcere in Kazakhstan. Tra non molto apparirà davanti a una corte che ne potrebbe decretare l’estradizione in Uzbekistan, suo paese natale, dove ad attenderlo ci sarebbe un ulteriore processo per attività religiose non registrate. Questi processi minano la libertà religiosa delle minoranze cristiane in questi paesi dell’Asia Centrale, perciò abbiamo attivato una petizione in favore del pastore Makset a cui vi chiediamo di partecipare. Ma andiamo con ordine.

Chi è il pastore Makset
0250001400Makhset (o Makset) Djabbarbergenov è un cristiano uzbeco sposato con Aigul (nella foto) e padre di 4 figli. Fino al 2007 era un pastore di una comunità familiare in Uzbekistan, poi fu costretto a fuggire in Kazakhstan, poiché accusato di praticare una religione fuori dalla rigida regolamentazione statale uzbeca. In Uzbekistan, paese che ricopre addirittura la settima posizione nella WWList, le restrizioni per i cristiani sono pesanti: tutte le attività delle chiese non registrate sono strettamente proibite sia all’interno che all’esterno delle chiese; le attività giovanili, l’evangelizzazione, i seminari, l’importazione di libri cristiani, sono tutte attività vietate. Se vi state chiedendo come mai non si proceda alla regolare registrazione delle chiese/comunità familiari come quella di Makset, la risposta è semplice: negli ultimi 10 anni solo una chiesa è riuscita a ottenere tale registrazione. L’opposizione è pesante e continua (per maggiori info leggete il country profile Uzbekistan).

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