Libano L’ex ostaggio dai carcerieri per la pace – MissiOnLine.org

di Giorgio Bernardelli
Terry Waite negli anni 80 fu protagonista di un lungo rapimento. Ora è andato a incontrare Hezbollah per dare l’esempio di una riconciliazione possibile e per parlare loro del dramma dei profughi cristiani siriani.
Non c’è mai pace senza uomini e donne che decidano di mettersi in gioco personalmente. E una conferma di questa profonda verità ci viene dalla storia che ha visto in questi giorni come protagonista l’anglicano Terry Waite, operatore umanitario, al centro suo malgrado di un lunghissimo sequestro in Libano alla fine degli anni Ottanta.
Nel gennaio 1987 Waite arrivò a Beirut come inviato dell’allora primate anglicano Robert Runcie per trattare la liberazione di quattro ostaggi inglesi nelle mani dei guerriglieri sciiti. Aveva già esperienze del genere alle spalle condotte in Iran, in Libia e nel Libano stesso, tutte concluse con esito positivo. Quella volta, però, finì in una trappola e fu rapito lui stesso: rimase nelle mani dei sequestratori per 1763 giorni, dal 20 gennaio 1987 al 18 novembre 1991.

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