Pakistan: Rimsha è stata assolta!

Sintesi: Rimsha è stata assolta. Il suo caso è stato chiuso dalla corte di Islamabad con un’assoluzione. L’imam Khalid Jadoon, intanto, affronterà l’accusa di falsificazione delle prove. Rimsha è dunque definitivamente libera, ma non potrà tornare dove viveva, il pericolo di aggressioni contro di lei e la sua famiglia è reale.

Il caso contro Rimsha Masih, la ragazzina pakistana accusata di blasfemia, è stato chiuso dalla corte di Islamabad con un’assoluzione. La piccola Rimsha fu arrestata in agosto per aver dissacrato dei testi islamici, finendo per questo davanti a una corte per adulti con l’accusa di blasfemia (per questo tipo di reato in Pakistan si rischia l’ergastolo). Il suo caso fu poi trasferito a una corte giovanile quando la sua giovane età fu certificata da un’equipe medica; gli stessi medici giunsero alla conclusione che Rimsha soffrisse di un ritardo intellettivo, cosa peraltro risaputa sia dalla famiglia che da vicini e parenti.

Il suo caso è stato un continuo colpo di scena, fino alle accuse mosse da vari testimoni contro l’imam della moschea di Meherabadi, Khalid Jadoon, di aver falsificato le prove a carico della piccola pur di farla accusare di blasfemia, allo scopo, pare, di liberarsi di tutti i cristiani della zona. Il caso ha attirato l’attenzione della comunità internazionale, scatenando i media e così la storia della piccola Rimsha ha fatto il giro del mondo. Intanto lei passava 3 settimane in un carcere di massima sicurezza e la vita della sua famiglia veniva segnata definitivamente da questa vicenda, tra minacce di morte e trasferimenti in location segrete scortate dalla polizia.

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