Marta Moriconi
Pensiamo solo per un attimo a cosa potrebbe succedere in Italia… Una follia pensare di rimuovere quelle opere d’arte che popolano le nostre piazze e le nostre vie, e spesso adornano i vicoli con tanto di fiori freschi donati ai lumini votivi sui muri per esempio.
Non è solo la religione che viene cancellata dall’asfalto, ma è anche la storia di un Paese che si vuole distruggere calando nelle sue radici. E lo ha capito anche il sindaco rosso Gaston Lacroix che ha commentato negativamente la notizia: “Non pensavo si arrivasse a questo punto, la statua è un punto di riferimento per tutti. Tutto il mondo mi ha sostenuto, anche i musulmani”.
Il parroco, Robert Colloud, ha invece ricordato che “la statua e il terreno su cui poggia sono stati comprati dalla parrocchia. Quindi non è vero che è terreno comunale”.
Gli unici ad esultare sono quelli della Federazione del Libero pensiero, che ha fatto causa. Per loro si tratta di “un bell’esempio per i giovani. Mi chiedo se la religione cattolica sia compatibile con la République”.
La prova questa che le grandi parole liberté, egalité, fraternité coprono in realtà episodi di violenza contro tutto ciò che fuoriesce dalla raison raisonnante.
Una dittatura uguale e contraria alle precedenti, ma nel nome del bene che hanno deciso loro.