35° Giornata per la vita

Il Messaggio “ Generare la vita vince la crisi “ del Consiglio Episcopale Permanente, che si celebra il 3febbraio 2013,ribadisce la sacralità della vita nascente che è per i Vescovi “ la logica del dono, la strada sulla quale si innesta il desiderio di generare la vita, l’anello a fare famiglia in una prospettiva feconda”.
Sottolinea il Testo come anche la crisi economica e del lavoro aggrava anche quella della natalità tra i futuri sposi nel progettare il matrimonio ed anche a quelli sposati nel generare figli .
La vita degli altri, in contrasto con tendenze fuorvianti e demagogiche diffuse, è considerata per alcuni non  degna di considerazione e rispetto come la propria : un egoismo, un qualunquismo, un relativismo aberrante.
Continuano i Presuli che “non si esce dalla crisi economica generando meno figli” o “soffocando la vita con l’aborto”, ma facendo forza sulla verità della persona umana riconfermando “ il valore fondamentale della vita “.
E’ l’esatta analisi del comportamento dell’uomo moderno che nega la vita altrui ritenendosi, come ho ricordato, come l’unico possessore di un potere assoluto di libertà, che non abbiamo remora nel definire di libertinaggio e non di libertà, che non ha né vuole limiti o divieti, né donati dalla natura né quelli stabiliti dalle leggi divine, quindi assenza assoluta di rispetto della dignità di vita, né quella già nata, né quella debole, dove è racchiuso il concetto di protezione di ogni vita nascente o vivente.
E’ infinitamente normale la protezione etica della vita nascente che è un dono di Dio, và difesa tutta, dall’infanzia sola od abbandonata, fino al declino naturale non procurato .
Il mondo è ancora oggi molto scosso dalle notizie di una diffusione nell’autorizzazione dell’eutanasia.
Ma se il nascente o vivente fosse portatore di disabilità psico-fisica ?
La famiglia che nega od è ostile al fiorire di una nuova vita, anche se per motivi comprensibili non accettabili, si può definire un nucleo di persone, ma non certamente una famiglia.
A questo bisogna obbiettivamente aggiungere che a volte occorre molto coraggio quando si è consapevoli di mettere al mondo una creatura che per tutta la vita si porterà dietro delle menomazioni siano esse fisiche che psichiche, pesante fardello presente e futuro, profondamente umane e meritevoli di grande considerazione .
E’ verso questo orizzonte che occorre solidarietà/amore e verso le quali si devono convergere le attenzioni della società e soprattutto delle Istituzioni.
La salute è il bene più prezioso che l’uomo possa avere ed in questo giorno, peraltro, non può essere disatteso il pensiero anche nei riguardi di coloro che portano nel loro corpo i segni di una grande sofferenza psico-fisica e nella ripetizione rassicurante e rinnovante della vicinanza del Pontefice agli ammalati li ha definiti “né inutili, né abbandonati “ ( 2 dicembre 2012 Angelus del Santo Padre Benedetto XVI° ).
Ma non possono essere ignorate le famiglie, le loro ansie, le loro speranze, le loro necessità, mentre la società civile  in una solidarietà esteriore, continua a chiudersi nel guscio del proprio egoismo, in un relativismo davvero disarmante ed aberrante
.
Come Buoni Samaritani Benedetto XVI° non manca di citare tratti della storia della Chiesa per stimolare, in questo Anno della Fede,  tutti ad intensificare la carità, presupposto essenziale del Magistero della Chiesa Cattolica .
Comunque il baricentro delle politiche Comunitarie, il così detto “modello sociale”, sia a livello dell’Unione Europea sia a quello nazionale, ha portato all’introduzione nel Trattato di Amsterdam  all’art.13 la convinzione di combattere ogni forma di discriminazione, quindi di difesa della vita, specie di quella basata sulla disabilità psico-fisica, approvando nella Commissione Europea una Risoluzione “sulla promozione della salute mentale in Europa” (Prot.290.531 del 29.5.2000 in risposta .a Petizione n.146/99 di “Cristiani per servire”).
Nell’odierna società della violenza il rispetto dell’uomo, nascente o malato, resta sempre indifeso ed amareggia il constatare che malgrado ogni sforzo l’egoismo cresce sempre più.
Gli uomini di buona volontà, soprattutto noi cattolici,siamo richiamati dal Messaggio dei Vescovi a tenere alta la coscienza della grandezza del carattere e del valore sacro della vita,  di tutta la vita.
“Donare e generare la vita” sottolineano i Presuli è importante per una Italia che si vuol rinnovare, ma che richiede  interventi decisionali seri e non più procrastinabili sulla persona e sulla famiglia nella consapevolezza che “la vita vince anche la crisi” ( Messaggio Consiglio Episcopale Permanente 5 febbraio 2012).

Previte

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