Padre Dall’Oglio, l’appello della famiglia: Paolo sei vivo? – Vatican Insider

l video-messaggio a un anno dalla scomparsa il 29 luglio del 2013: “Chiediamo di avere la dignità di farci sapere della sorte di un uomo buono, di un uomo di fede, di un uomo di pace”

Iacopo Scaramuzzi
città del vaticano

A un anno dalla scomparsa di padre Paolo Dall’Oglio, domani, i famigliari hanno diramato un drammatico appello, diffuso anche tramite un video su Youtube, per “sapere della sua sorte”. Il gesuita romano, 59 anni, fondatore della comunità monastica a Deir Mar Musa in Siria, dopo 30 anni di impegno nel dialogo interreligioso nel paese mediorientale è stato espulso dal regime di Assad nel 2012. A luglio dell’anno scorso è rientrato per una missione umanitaria in Siria, dove è stato sequestrato.

“E’ oramai passato un anno da che non si hanno più notizie di nostro figlio e fratello Paolo, sacerdote, gesuita, italiano, scomparso in Siria il 29 luglio 2013”, affermano nell’appello, reso disponibile anche dalla sala stampa della Santa Sede, il fratello e la sorella di padre Dall’Oglio a nome dei famigliari. “Tanto, troppo tempo anche per un luogo di guerra e sofferenza infinita come la Siria. Chiediamo ai responsabili della scomparsa di un uomo buono, di un uomo di fede, di un uomo di pace, di avere la dignità di farci sapere della sua sorte. Vorremo riabbracciarlo ma siamo anche pronti a piangerlo. Domani, 29 luglio, ad un anno dalla sua scomparsa, in tanti pregheremo e saremo vicino a lui, a tutti i rapiti, agli ingiustamente imprigionati e alle tante persone che soffrono a causa di questa guerra”.

 

Intanto, intervistato da Radio Vaticna, il nunzio apostolico in Siria, mons. Mario Zenari afferma: «Avvicinandosi l’anniversario, in questi giorni c’è un misto di tristezza e, vorrei anche dire, di speranza. Occorre ancora, sempre, sperare! Tutte le istanze interessate si danno da fare, esaminando ogni possibile pista. Finora, per quanto ne sappia, non c’è purtroppo ancora nessun elemento concreto, sicuro e affidabile che faccia avvalorare un’ipotesi o l’altra. Ci sono voci spesso contrastanti, per cui direi che ogni ipotesi è aperta».

 

 

«C’è, dunque, tristezza, ma anche speranza – sottolinea il nunzio -. E vorrei anch’io rivolgere un accorato appello a quanti sono responsabili del sequestro, richiamando i sentimenti universali di umana compassione: abbiate pietà del profondo dolore dei suoi familiari e di quanti l’hanno conosciuto e stimato, date notizie sulla sua sorte».

 

 

«Questo mio accorato appello vale anche per gli altri quattro ecclesiastici – due vescovi ortodossi e due sacerdoti, uno ortodosso e uno cattolico – tutt’ora sequestrati. E vale anche per tutti i sequestrati, e sono numerosi, sia siriani che stranieri», aggiunge mons. Zenari.

 

Qui il video messaggio in italiano

Fonte: Padre Dall’Oglio, l’appello della famiglia: Paolo sei vivo? – Vatican Insider.

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