Politica estera: l’elezione di Mohammed Morsi: ha vinto la democrazia?

(di Valentina Colombo) Il 24 giugno 2012 sarà senza dubbio una data da ricordare non solo per l’Egitto, ma anche per l’Occidente. La proclamazione del primo presidente dell’epoca post-Mubarak nella persona del candidato dei Fratelli musulmani, Mohammed Morsi conferma la «primavera islamista». Ma soprattutto conferma la connivenza dei governi occidentali con il movimento dei Fratelli musulmani.

«Manterremo tutti gli accordi e i trattati internazionali che abbiamo siglato con il mondo intero», ha detto Morsi nel suo messaggio alla nazione. Quindi, si dovrebbe arguire, anche gli accordi di Camp David.

Successivamente ha comunque dichiarato che «è necessario tornare alla normalizzazione dei rapporti con Teheran per rafforzarli in modo da creare un equilibrio a livello regionale» perché «una normalizzazione dei rapporti tra Iran ed Egitto è nell’interesse dei suoi popoli sono certo che rafforzando i rapporti politici ed economici tra i due paesi si verrebbe a creare un maggior equilibrio strategico nella regione». Un equilibrio che mira a limitare e a contrapporsi a Israele.

Cliccare sul link per leggere il resto dell’articolo →Politica estera: l’elezione di Mohammed Morsi: ha vinto la democrazia? | Corrispondenza romana.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.