Piccole Note – La menzogna che diede il “la” alla prima guerra in Iraq

11 maggio 2015

nariah iraq«Nel 1990 una 15en­ne di nome Nay­rah parlò al con­gres­so degli Stati Uniti, ali­men­tan­do la scin­til­la che fece scop­pia­re la prima Guer­ra del Golfo. La ra­gaz­za rac­con­tò che i sol­da­ti ira­che­ni, dopo l’in­va­sio­ne del Ku­wait, to­glie­va­no i neo­na­ti dalle in­cu­ba­tri­ci e li la­scia­va­no mo­ri­re, ma la sua te­sti­mo­nian­za fu in se­gui­to smen­ti­ta da Am­ne­sty In­ter­na­tio­nal. Ter­mi­na­ta la guer­ra, il New York Times ha ri­ve­la­to che Nay­i­rah era un im­po­sto­re: si trat­ta­va della fi­glia del­l’am­ba­scia­to­re del Ku­wait, e la sua te­sti­mo­nian­za era stata scrit­ta da due di­pen­den­ti della so­cie­tà di con­su­len­za Hill&Kno­wl­ton». A rie­su­ma­re que­sta vec­chia sto­ria è stato The In­di­pen­dent (ri­pro­po­sta su Da­go­spia il 10 mag­gio).

Chi vo­les­se ve­de­re il com­mos­so video della ra­gaz­zi­na kwai­tia­na può clic­ca­re qui.

 

Nota a mar­gi­ne. Istrut­ti­va la ri­pre­sa di que­sta vec­chia sto­ria da parte del gior­na­le in­gle­se, per­ché fa in­tra­ve­de­re come si fanno le guer­re mo­der­ne. Quan­do a de­ci­de­re erano i no­bi­li e i re tutto era chia­ro: que­stio­ni di po­te­re che non ave­va­no bi­so­gno di es­se­re giu­sti­fi­ca­te agli occhi dei sud­di­ti. Oggi la de­mo­cra­zia esige guer­re giu­ste: da qui la men­zo­gna ele­va­ta ad arma di di­stru­zio­ne di massa. In Iraq al­lo­ra, in Siria e al­tro­ve ora.

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