Diritto di aborto escluso dai nuovi Obiettivi di Sviluppo | Fondazione Tarrae Novae

onu 2Dopo ben due settimane, sabato scorso, presso il quartier generale delle Nazioni Unite, sono terminate le negoziazioni sulle priorità di sviluppo da attuare entro il 2030: ancora una volta i diritti di aborto sono stati esclusi.

Sabato pomeriggio, appena il copresidente ha finalmente battuto il martelletto per annunciare l’adozione dei nuovi Obiettivi di Sviluppo, è esploso un fragoroso applauso. L’applauso era più un sospiro di sollievo per la fine di un round finale di negoziazioni durato ben 28 ore, piuttosto che un segno di soddisfazione per i nuovi obiettivi.
Le modifiche e le assicurazioni generiche dell’ultimo minuto hanno portato il copresidente a presentare una propria versione del documento con un implicito “prendere o lasciare”.

Oltre alle solite divisioni tra Paesi ricchi e Paesi poveri, l’agenda di sviluppo elaborata dai delegati per quasi due anni rimane scomoda e non negoziabile, con 17 obiettivi e 169 scopi su qualsiasi tema, dal porre fine alla povertà e alla fame, a temi come la copertura sanitaria universale, lo sviluppo economico e il cambiamento climatico.

Ancora una volta le questioni sociali duramente contestate hanno tenuto svegli i delegati per tutta la notte. Il risultato è stato un compromesso.

I sostenitori dell’aborto erano probabilmente i più frustrati. Per anni si sono impegnati in una campagna lobbistica per introdurre una nuova terminologia a favore dei diritti di aborto. La nuova espressione “salute e diritti sessuali e riproduttivi”, associata all’aborto su richiesta, così come i nuovi diritti speciali per persone che si identificano come gay, lesbiche, bisessuali o transessuali (LGBT), non hanno avuto successo, sebbene avessero il sostegno di 58 Paesi.

Nonostante questa rilevante omissione, i Paesi la cui legislazione tutela i bambini non ancora nati non hanno affatto apprezzato l’espressione ‘diritti riproduttivi’, non presente nell’accordo di Rio+20 dal 2012, il quale richiedeva i nuovi obiettivi. Questa terminologia viene considerata inappropriata in un’agenda riguardante più i risultati piuttosto che cambiamenti normativi in temi sensibili.
Ciononostante, l’espressione ‘diritti riproduttivi’ è temperata da un riferimento alla Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo del 1994, la quale riconosce che l’aborto è un tema da affrontare nelle legislazioni nazionali. In generale la Conferenza mette l’aborto sotto una cattiva luce e non lo riconosce come diritto. La nuova terminologia respinta rappresentava un tentativo per sovrastare l’accordo del 1994 e definire l’aborto come una questione riguardante i diritti umani.

La salute sessuale e riproduttiva era uno dei diversi temi che hanno trattenuto i delegati nelle ultime ore delle negoziazioni. L’esclusione della nuova terminologia dagli Obiettivi ha spinto gli Stati Uniti e i Paesi europei ad insistere per ottenere un secondo scopo nell’ambito della salute sessuale e riproduttiva. Questi Paesi non sono riusciti nemmeno a inserire l’educazione sulla sessualità, a causa delle preoccupazioni riguardanti i programmi di educazione sessuale che si concentrano sulla riduzione dei rischi piuttosto che sul loro annullamento.

Questi stessi Paesi non sono riusciti ad eliminare l’unico riferimento alla famiglia nell’intero documento. Non avendo inserito un riferimento diretto ai diritti LGBT, si sono impegnati ad affievolire o eliminare la definizione di famiglia, adottata tempo fa dall’ONU. Secondo loro, ‘famiglia’ è un termine ‘monolitico’ che esclude altre realtà. I delegati di Messico, Colombia e Perù, sostenitori dei diritti LGBT, hanno chiesto di eliminare l’unico riferimento alla famiglia.

Gli obiettivi proposti non costituiscono la versione definitiva degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, poiché devono ancora essere presentati all’Assemblea Generale, la quale ha il compito di elaborare un’agenda di sviluppo post-2015 che l’anno prossimo sostituirà gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

LifeSite

Fonte: Diritto di aborto escluso dai nuovi Obiettivi di Sviluppo.

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