Don Salvatore Lazzara : “Ingiusta discriminazione”

Manifestazione dei Veilleurs a Parigi
 
Nel dibattito sull’approvazione della legge omofobia, ho ricevuto tante riflessioni. Alcune propositive, altre ingiuriose. Qualcuno, in maniera anonima scrivendo sul mio blog, ha affermato: “devi vergognarti di quello che scrivi”. Innanzitutto non mi vergogno di annunciare il Vangelo. Non cerco il politicamente corretto per suscitare consensi unanimi alle riflessioni in merito. La Verità và annunciata con franchezza e libertà. Mi accorgo sempre di più, che dialogare con la cultura liquida odierna è molto difficile. Se accetti le idee proposte, sei un uomo giusto, retto e al passo con i tempi. Se protesti, diventi omofobo, retrograde, oscurantista. Quando si presenta l’alternativa al pensiero gender ormai radicato nella mentalità secolarizzata della società, diventa un dramma. Devi per forza affermare che  due più due fa cinque non quattro.  Se non lo fai, apriti cielo! Secondo le affermazioni di alcuni, facendo così, i diritti umani sono calpestati, derisi. Non si ha rispetto delle persone! L’unica vera ideologia è quella propagandata dalle lobby. Siamo arrivati ad un punto senza ritorno.  Chiariamo ulteriormente alcuni aspetti: la Chiesa non condanna il singolo, la persona, la quale deve essere oggetto di attenzione amorevole. Le parole di Papa Francesco di ritorno da Rio in aereo, ne sono la conferma più autorevole. Ciò che si condanna in maniera decisa è la legittimazione dei vizi, trasformati in bisogni naturali dell’uomo. Tutti dobbiamo lottare con forza, affinchè ogni tipo di violenza venga combattuta, soprattutto quella che riguarda le fasce più deboli ed indifese.  Il rischio insito nel DDL, si trova nel colpire il dissenso e la libertà di parola, instaurando un regime politico-ideologico inquietante. Un’altra sottolineatura da fare: la Chiesa propone una strada che è quella della preservazione della legge naturale. Chi vuole può seguirla ed attuarla nella propria vita. Chi non vuole, non è costretto a vivere secondo le indicazioni che sono date dal Magistero. Non è necessario attaccare livorosamente! Il movimento omosessuale invece di aver imparato – dalle sofferenze e dalle offese oggettivamente inflitte nei secoli passati alle persone di quella condizione – a vivere con saggezza nel rispetto reciproco sta creando al contrario le stesse condizioni discriminatorie da cui avrebbe voluto liberare l’umanità.
Propongo alla vostra cortese attenzione gli articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica, riguardanti i gay:
2357.L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.
2358. Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.
2359.Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.
 
don Salvatore Lazzara

Fonte: Don Salvatore Lazzara : “Ingiusta discriminazione”.

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