L’articolo 3 della nuova Costituzione egiziana “garantisce a cristiani ed ebrei di usare i propri principi canonici per regolare le questioni personali e religiose delle rispettive comunità. Può apparire come una garanzia di autonomia. Ma di fatto non viene lasciato alcun spiraglio alla libertà religiosa e alla possibilità di poter scegliere liberamente la propria religione”. È una delle osservazioni che pone il vescovo ausiliare di Alessandria dei copto-cattolici, Botros Fahim Awad Hanna (clicca qui), circa la bozza di Costituzione sottoposta a referendum. Il 12 dicembre sono iniziate le operazioni di voto, nei seggi allestiti in ambasciate e consolati, per l’oltre mezzo milione di egiziani espatriati;
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