Francia, gay discriminati nelle pratiche di adozione? | Tempi.it

settembre 23, 2014Redazione

L’Associazione dei genitori e dei futuri genitori gay o lesbiche ha tuonato contro presunti «rappresentanti di associazioni famigliari conservatrici» che bloccano le richieste delle famiglie omosessuali chiedendo più uguaglianza

germania-lesbiche-gay-bambiniLe prime coppie sposate omosessuali in Francia hanno ottenuto l’autorizzazione a Parigi e nel dipartimento Bouches-du-Rhône per adottare figli a un anno e mezzo circa dalla legalizzazione del matrimonio gay. Ma secondo l’Associazione dei genitori e dei futuri genitori gay o lesbiche (Apgl) è in atto una vera e propria «discriminazione» nel resto del paese.

DISCRIMINAZIONE. Il primo passo per adottare un figlio in Francia è ottenere l’apposita autorizzazione dopo diversi colloqui con personale specializzato. Apgl si è lamentata perché «i nostri aderenti ci hanno segnalato che (…) alcuni psicologi hanno cercato di coglierli in fallo con domande insidiose ed emesso delle riserve. Noi abbiamo l’impressione di non ricevere lo stesso trattamento delle coppie eterosessuali».

ASSOCIAZIONI CONSERVATRICI. C’è di più, secondo l’associazione. Tenuto conto che è quasi impossibile per le coppie omosessuali ottenere un figlio in adozione dall’estero, visto che la maggior parte dei paesi accetta come unica destinazione le famiglie eterosessuali, l’unica possibilità è adottare gli orfani francesi, che sono circa 800 ogni anno. Ma anche in questo caso, protesta Apgl, invocando innanzitutto una «campagna di sensibilizzazione», la discriminazione è dietro l’angolo. Tra gli otto membri nominati dal prefetto per ogni «Consiglio di famiglia», l’organo che deve autorizzare l’idoneità di una adozione, «si trovano spesso dei rappresentanti di associazioni famigliari conservatrici che bloccano apposta i dossier sui candidati omosessuali», accusa Apgl.

«QUOTE PER COPPIE GAY». Riprendendo una proposta già pensata dall’allora ministro della Famiglia Dominique Bertinotti, Apgl ha proposto di assicurare l’imparzialità dei Consigli di famiglia, vigilando sulla loro composizione e garantendone l’uguaglianza. La proposta ha allarmato molte associazioni come Les Adoptés: «Temiamo una modifica insidiosa della composizione dei consigli di famiglia – ha commentato al Le Figaro il portavoce Benoît de Saint-Sernin -. L’obiettivo è quello di arrivare ad avere delle quote di bambini riservati alle coppie omosessuali in nome del diritto al figlio». Per l’associazione, non si capisce perché un sistema che ha sempre funzionato debba ora avere «le regole del gioco» cambiate, scatenando una nuova «bagarre» attorno ai bambini adottabili in Francia.

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