Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri !

Signor Presidente, tra gli 80 provvedimenti del “decreto del fare”, per rilanciare l’economia del Paese, spicca una carente “attenzione” sul versante della sanità inerente la malattia mentale .

 

Nell’ altalenante teatrino della politica, dove lo stato sociale ( o welfare state che dir si voglia !) deve essere presente ed operante verso la moltitudine d’indigenti e di sofferenti, è ancora assente quel provvedimento atteso da ben 35 anni per una pseudo integrazione dei “soggetti” nel mondo della società.

 

Un’empasse, quindi, che dura da troppo tempo, che non ha saputo o voluto cogliere l’esigenza di una priorità in quanto non è stato sufficiente destituzionalizzare il mondo della sofferenza psichica per restituire il rispetto del diritto non solo come “malato” quale “persona” da beneficiare di norme giuridiche ed economiche, ma necessità che non possono prescindere dalla realtà quotidiana.

 

Purtroppo passerà molto tempo prima di rivedere questa situazione che dura, ripeto, da ben 35 anni, se non viene “presa in consegna” da quei Programmi che il Suo Governo, forse, non intende effettuare .

 

Alla politica vogliamo dire che non aspiriamo e non siamo così ingenui da immaginare “soluzioni avvenire” a questa problematica sol perché non le facciano valere con cortei od altre manifestazioni di piazza, ma vedere come tutti i santi giorni polemiche o stupide ripicche riempiono le giornate politiche tralasciando priorità, questa non è politica, specie quando a pagarla fior di sudatissimi quattrini, è la gente onesta, oppure le innocenti vittime delle quali la cronaca ce li fornisce quasi  ogni giorno !

 

Ancora una volta dobbiamo ribadire che non basta denunciare sperperi, senza tagliare spese inutili !

 

Una coerente solidarietà sociale non deve essere quella della inutile superficialità o della esteriorità a sostegno delle famiglie ( categoria che in politica ognuno si sente di difendere, ora, in cerca della ribalta televisiva!), ma di impegno comune per rimodellare la società, come anela l’opinione pubblica, secondo le necessità, i valori etici ed i principi di civiltà.

 

“ Ma dobbiamo essere umili, con umiltà reale, con nome e cognome” , parole che si “abbattono” con giustizia sulla carente profonda realtà ( Papa Francesco 14 giugno 2013 Vaticano Chiesa di Santa Marta ).

 

Ecco, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, LEI ( cattolico o meno ! ) deve trovare nei Punti Programmatici ( con altri cattolici o meno !) la riforma per la salute mentale e ci sgomenta se non l’attua, così come pensano le famiglie di questi “sventurati” e l’opinione pubblica, perché non vediamo alcuna uscita da quel tunnel tenebroso costituito dalla carenza di iniziative legislative in favore dell’assistenza psichiatrica da ben 35 anni !

 

Grati se può rispondere al popolo ( almeno !) .

 

E con il saggio pensiero del Beato Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza ! ”

 

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

 

16 giugno 2013

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