LIBERTÀ RELIGIOSA: DAYAL (INDIA), “NON VI DIMENTICATE DI NOI”

“In India i cristiani sono vittime di un induismo militante che sta diventando sempre più aggressivo e si sta radicalizzando più dell’islam. È una grave minaccia per la pace nel Sud-Est asiatico”. Così John Dayal, segretario generale di “All India Christian Council”, che intervenendo oggi alla presentazione a Roma del Rapporto 2012 sulla Libertà religiosa nel mondo, curato da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), ha lanciato un appello: “Non vi dimenticate di noi”. “L’Orissa, con le persone costrette a scappare dalle persecuzioni, le donne vittime della tratta”, è solo “l’apice” della militanza indù nel Paese, ha spiegato Dayal, descrivendo uno scenario in cui per le minoranze aumentano “tensioni, violenze e privazioni dei diritti fondamentali”. “Le comunità cattoliche non sanno più come fare. Siamo come ‘strangolati’ – ha raccontato – nell’esprimere la nostra voce”. In Africa, invece, si assiste a “una nuova propaganda islamica”. In molti Paesi “aumentano le tensioni, anche se ciò è poco mediatizzato”, ha fatto notare Christine du Coudray Wiehe, responsabile internazionale Acs per l’Africa. “Oltre alla Nigeria, scenario di violenze tra cristiani e musulmani, in Tanzania la libertà religiosa è minacciata da gruppi che tentano d’imporre la sharia; in Sudan, con una costituzione islamica, le ostilità sono all’ordine del giorno”.

Cliccare sul link per continuare a leggere: SIR – Servizio Informazione Religiosa – Quotidiano.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Asia. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.