Papa Francesco e gli anziani | Cristiani per Servire

Domenica 28 settembre 2014 Papa Francesco sarà nella Basilica di San Pietro in Roma, dove alle ore 10,30 celebrerà la Santa Messa con gli anziani (Comunicazione dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie Mons. Guido Marini – Radio Giornale della Radio Vaticana 3 settembre 2014).
Dunque ancora una volta il Santo Padre rivolge il Suo Apostolato al mondo della tarda età, dove “ la vecchiaia è la sede della sapienza della vita e gli anziani possono dare tanto ai giovani” ( Papa Francesco dal Discorso ai Cardinali 15 marzo 2013 Sala Clementina).
Durante il Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà in Vaticano il prossimo ottobre 2014 sulla Pastorale della Famiglia, verrà “visionata” nella stessa la composizione dei singoli componenti, nucleo centrale della n/s società, dove certamente verrà posta una grande attenzione, verso questa “aggregazione sociale”, costituita dagli anziani, troppo spesso ignorati e che soffrono di una grande malattia sociale : la solitudine, ancor più grave se in stato di disabilità .
L’anzianità è un concetto molto caro a Papa Francesco, il quale con coraggio e forza ha definito che nella “cultura dello scarto”, le “ persone anziane subiscono non l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore” ( 20 febbraio 2014 Messaggio alla Pontificia Accademia per la Vita).
Il campo sociale ed etico è sempre stato il leitmotiv della n/s Associazione, che fin dal 7 ottobre 1998 con le Opere don Orione e don Guanella hanno condensato nelle Petizioni al Parlamento Italiano ed Europeo la tarda età ed il mondo della sofferenza e della disabilità budget del ricoverato e Petizione 2013 .
Nell’era moderna l’allungamento della vita è una conseguenza del miglioramento delle condizioni socio-sanitarie e dello sviluppo di tecniche diagnostiche e terapeutiche e secondo i dati ISTAT le persone con più di 65 anni, oggi 2014, sono il 15% della popolazione anziana e nel 2015 sarà del 25%.
Quindi è comprensibile la crescente n/s richiesta di strutture residenziali, sia nella cura della disabilità e sia verso le Case di Riposo, dove si possono dare risposte funzionali e qualificate alle necessità della popolazione anziana, anche aggiungendo le qualità delle Residenze Sanitarie Assistite, la cui carenza, ci chiediamo, non sia una forma di “strisciante eutanasia” mascherata o meno, ritenendo che i servizi pubblici devono essere riveduti con criteri non solo rispondenti allo spending review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori morali orientati al bene comune e temi etici come la difesa della vita umana (non solo quella dei n/s amici a 4 zampe che rispettiamo), ma difesa della dignità di ogni cittadino, che dovrebbe essere in vetta alle buone regole etiche, dall’emarginazione degli anziani, dei disabili fisici e degli handicappati psichici.
E’ una nuova “sfida” quella che proponiamo, anche nella trasformazione della Case di Riposo in Residenze Sanitarie Assistite, ( molto carenti, specie di conduzione cristiana) che apportino una sicura assistenza socio sanitaria, per affrontare le necessità con azioni atte a garantire alle persone anziane uno standard qualitativo di livello elevato e focalizzato alla promozione umana e spirituale, non dimenticando l’apporto dei “ Preti e delle Suore che operano nelle Case di Riposo” ( Papa Francesco 18 ottobre 2013 Vaticano Chiesa Santa Marta).
Garantire alle persone anziane una vita serena non solo nel corpo, ma anche nella mente, nelle emozioni e nello spirito, è quanto attendiamo con efficace risalto dal Sinodo dei Vescovi sulla Pastorale della Famiglia, aderendo al significativo pensiero di Papa Francesco che terrà nella Santa Messa dedicata agli anziani !

E con le sagge parole del Beato Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”

Previte

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