Siria: i fondamentalisti islamici stanno distruggendo i tesori archeologici

#Siria: I fondamentalisti islamici stanno distruggendo i tesori archeologici come i mosaici bizantini e le statue greche e romane perché la rappresentazione di esseri umani è in contrasto con le loro credenze religiose. A metà gennaio lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante ha fatto saltare in aria e distrutto un mosaico bizantino del VI secolo, vicino alla città di Raqqa sull’Eufrate. Altri siti distrutti dai fondamentalisti islamici comprendono i rilievi scolpiti nella Shash Hamdan, un cimitero romano nella provincia di Aleppo e statue scavate ai lati di una valle di al-Qatora nella campagna aleppina.

Il professor Maamoun Abdulkarim, direttore generale delle antichità e dei musei presso il Ministero della Cultura a Damasco, afferma che l’estrema iconoclastia islamica pone molte antichità a rischio. Purtroppo, molti dei più famosi siti antichi in Siria sono ora occupati dagli jihadisti e sono quindi in pericolo.

Basti pensare a quanto accaduto alla Grande Moschea degli Omayyadi e al suq medievale di Aleppo o alla città vecchia di Homs, alla fortezza crociata del Krak des Chevaliers o ala chiesa di San Simeone nel nord del Paese. Le perdite più devastanti e irreversibili per il ricco patrimonio della Siria di antiche città ed edifici sono il risultato di saccheggio (come a Idleb, Mari, Dura Europos), a tal punto che per alcuni jihadisti la ruberia è diventata un’attività a tempo pieno (le foto del post provengono dalla città di Aleppo).

Facciamo conoscere a tutti, diffondendo questo post, la sistematica distruzione culturale appoggiata dagli amici della Siria, a favore del nuovo stato islamico sostenuto dai terroristi e dai fondamentalisti islamici. FM


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viaMaria Gabrielli.

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