Il professor Maamoun Abdulkarim, direttore generale delle antichità e dei musei presso il Ministero della Cultura a Damasco, afferma che l’estrema iconoclastia islamica pone molte antichità a rischio. Purtroppo, molti dei più famosi siti antichi in Siria sono ora occupati dagli jihadisti e sono quindi in pericolo.
Basti pensare a quanto accaduto alla Grande Moschea degli Omayyadi e al suq medievale di Aleppo o alla città vecchia di Homs, alla fortezza crociata del Krak des Chevaliers o ala chiesa di San Simeone nel nord del Paese. Le perdite più devastanti e irreversibili per il ricco patrimonio della Siria di antiche città ed edifici sono il risultato di saccheggio (come a Idleb, Mari, Dura Europos), a tal punto che per alcuni jihadisti la ruberia è diventata un’attività a tempo pieno (le foto del post provengono dalla città di Aleppo).
Facciamo conoscere a tutti, diffondendo questo post, la sistematica distruzione culturale appoggiata dagli amici della Siria, a favore del nuovo stato islamico sostenuto dai terroristi e dai fondamentalisti islamici. FM
viaMaria Gabrielli.