Unioni civili gay: un “matrimonio” non di nome ma di fatto | Tempi.it

ottobre 15, 2014Redazione

 

Reversibilità della pensione, diritto alla successione in caso di morte e possibilità di assistenza negli ospedali e nelle carceri, partecipazione ai bandi per le case popolari, sussidi fiscali

 

 

unioni-civili-gay-repubblicaRepubblica oggi rivela il piano del Governo per le unioni civili per le coppie omosessuali. «Il governo si appresta a presentarlo tra pochi giorni», scrive il quotidiano che spiega che il testo è ricalcato su quello in vigore in Germania: «Molto simile al matrimonio tranne che per due aspetti essenziali: non si chiama matrimonio e non si possono adottare bambini esterni alla coppia».

I VESCOVI DI METTANO L’ANIMA IN PACE. «Ai vescovi — ha confidato il premier Matteo Renzi nei giorni scorsi — già l’ho detto. Si mettano l’anima in pace». Secondo il quotidiano le resistenze del Nuovo centrodestra sarebbero state superate, barattando tali unioni con sgravi per le famiglie numerose. «L’aspetto più delicato – scrive Repubblica -, sul quale anche i vescovi hanno chiesto a Renzi cautela, è quello che riguarda i figli. Il punto di mediazione è che l’adozione del bambino sarà possibile solo se uno dei due genitori è quello biologico. Un partner potrà adottare il figlio naturale dell’altro. Nessun affidamento insomma di bambini esterni alla coppia. Per il resto, i diritti (e doveri) saranno quelli del matrimonio tradizionale, reversibilità della pensione, diritto alla successione in caso di morte e possibilità di assistenza negli ospedali e nelle carceri, partecipazione ai bandi per le case popolari, sussidi fiscali».

DA SEL A FORZA ITALIA. Il ddl Cirinnà, sarà dunque sostituito da questo testo. «Se la resistenza del Nuovo centrodestra si limiterà al no di alcuni irriducibili come Giovanardi e Roccella, il governo potrà sicuramente contare sul voto favorevole di molti parlamentari dell’opposizione». Oramai, conclude il quotidiano di Ezio Mauro, sono tutti d’accordo: da Sel a Forza Italia.

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