Caso Forteto. Il “Diavolo” (politicamente corretto) veste coop: ecco il Nazi-Buonismo all’opera | intelligonews

forteto2Tra i tanti richiami positivi che ha fatto papa Francesco, uno svetta su tutti: parla normalmente del diavolo. Non di un principio astratto, uguale e contrario al concetto di bene; un’invenzione, una proiezione, frutto della mente razionale dell’uomo; ma di una cosa reale, esistente, fisica, che entra direttamente in noi e storce, devia la nostra vita, il nostro cuore, avvelenando la nostra anima. Sottraendoci a Dio, all’amore.

E capita che il diavolo si faccia delle passeggiate un po’ ovunque. La storia che IntelligoNews racconta oggi, con vari focus, è terribile. Non nuova, ma è sempre utile ricordare, tornare a denunciare, ciò che qualcun altro pensa di sotterrare. Ne va della nostra mission di giornalisti con un minimo di passione civile.

Accuse devastanti, in parte espressione di un canale giudiziario già provato e in parte effetto di nuove accuse. E dentro c’è di tutto, dalla Babele morale, umana, culturale, politica, a quella sessuale.
La storia si svolge nella rossa toscana, a Forteto, dentro una Cooperativa di recupero. Il soggetto è una sorta di santone perverso e demoniaco, tale Rodolfo Fiesoli (già condannato nel 1985 per pedofilia e nel 2000 per maltrattamenti sui bambini, e poi arrestato per abusi sui minori nel 2011, e quindi, recidivo in materia), che plagia i suoi giovani, li spinge all’omosessualità, li manipola e ne abusa (se ovviamente verranno confermate tutte le accuse). Non sono mancati anche casi di suicidio.
Giovani e minori che, al contrario, avrebbe per statuto dovuto aiutare, riportare sulla strada giusta, reinserire nel mondo del lavoro. Insomma, aiutare a vivere.

Ma il dato più allarmante della vicenda è scoprire la catena di omertà e complicità di cui pare abbia goduto e forse continua a godere la struttura. Una vera e propria lobby trasversale (di alte sfere professionali e pure istituzionali), pronta a coprire, depistare. Una lobby felice di spartirsi corpi umani. Di partecipare al banchetto. Secondo alcuni testimoni, uomini eccellenti da tempo frequentavano la struttura.

Un mondo malato e assassino. Un altro esempio di nazi-buonismo: guarda caso, il plagio del santone, consumato nei confronti dei piccoli, era da considerare l’omosessualità giusta e l’eterosessualità sbagliata.
E, come se non bastasse, certa sinistra politica, progressista e vicina ai deboli, agli emarginati, ai diritti di tutti, libertà sessuale compresa, anziché battersi per accertare la verità, cosa fa? Ignora, minimizza, non alza la voce, come fa invece ogni volta che viene insultato un gay.

Per Poletti, ministro e uomo-Coop, il caso-Forteto è risolto con il ministero che nega il commissariamento. Come se il dato (un versante giudiziario dell’inchiesta su Forteto ha riguardato anche l’organizzazione interna, i contratti lavorativi, lo sfruttamento dei minori), si possa limitare all’aspetto meramente burocratico.

A confermare in pratica tale filone, il premier Matteo Renzi stesso, che aveva ospitato ad un convegno proprio il guru-pregiudicato Rodolfo Fiesoli; il premier intervistato dalle Iene (evidentemente la grande stampa, passando sotto silenzio la vicenda, considera normale quello che si è verificato dentro la Coop toscana), non è stato da meno del Ministero di Poletti rispondendo che “i ragazzi non vengono naturalmente affidati al Forteto. Per noi la vicenda è meno di zero dal punto di vista amministrativo” (cliccare qui per approfondire la notizia).

Infatti, meno di zero dal punto di vista amministrativo. E il destino futuro della Coop? Il destino dei ragazzi che restano lì? La lobby che resta impunita e nell’ombra?

Fonte: Caso Forteto. Il “Diavolo” (politicamente corretto) veste coop: ecco il Nazi-Buonismo all’opera | intelligonews.

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