Il valore aggiunto del cristianesimo | Cultura | www.avvenire.it

Più del 40 per cento delle persone di tutto il mondo è costituito da cristiani e il loro numero cresce più rapidamente di quello di ogni altra religione». Non è cosa di tutti i giorni leggere una frase simile nell’ultima pagina di una monumentale storia del cristianesimo. Rodney Stark, sociologo della religione tra i massimi al mondo (una trentina i suoi libri, tradotti in 15 lingue), ha abituato i suoi lettori alle sorprese. Sentimento che si rinnova leggendo il suo nuovo lavoro, Il trionfo del cristianesimo (Lindau, pp. 656, euro 32). Dove, al di là dell’ingannevole titolo (ma non vi si trova alcun senso di trionfalismo), il sociologo della Baylor University (Texas), dove dirige l’Istituto per gli studi sulla religione, traccia la storia del cristianesimo dalle sue origini a oggi. Mostrando che fu (ed è) la «convenienza umana» della proposta del Vangelo a risultare «vincente», ieri e oggi, nei contesti più diversi. Se è vero che anche nella (un tempo) impenetrabile Cina, si sta mostrando permeabile al Vangelo: lo studioso yankee ha stimato, grazie a una ricerca sul campo condotta con moderni metodi di indagine, in ben 70 milioni i cristiani oggi nel Dragone rosso. Un numero pari ai membri del Partito comunista. In questa intervista Stark spazia tra il passato e il futuro della fede in Cristo. Sostenendo, fra l’altro, che «l’impegno del primo cristianesimo alla misericordia è stato tanto capace di mitigare la sofferenza al punto che i cristiani vivevano pure più a lungo dei loro fratelli pagani».
Insomma, secondo i suoi studi il cristianesimo “conviene”, anche biologicamente. Oltre a questo elemento, quali furono gli aspetti della nuova fede che attrassero i pagani?
«Ve ne furono diversi. Molti di essi derivano dal fatto che i cristiani formavano una comunità che supportava le persone con una certa forza. I cristiani si prendevano cura gli uni degli altri: si facevano carico di chi era ammalato, di quanti erano vecchi, di chi era in condizioni di povertà. Con il risultato che essi erano capaci di sopravvivere più lungo nei momenti difficili o comunque di vivere più a lungo dei loro vicini pagani».

Cliccare sul link per continuare a leggere: Il valore aggiunto del cristianesimo | Cultura | www.avvenire.it.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Varie. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.