La caccia al bigotto | Giuliano Guzzo

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Che il problema dell’Italia sia il bigottismo lo aveva già chiarito l’altro giorno la neopaladina dei diritti civili, Francesca Pascale. Eppure, nonostante l’autorevole ammonimento il rischio che qualcuno sottovalutasse l’oscurantismo di parte degli Italiani era ancora alto. Così a rincarare la dose, ieri, ci ha pensato il FattoQuotidiano.it che, attraverso la penna di Dario Accolla – il quale certamente non difetta di chiarezza – ha sottolineare la barbara crudeltà di quanti si sottraggono al culto del Dio Progresso: «I cosiddetti “matrimoni gay”, maggiore parità tra uomini e donne, un maggior ricorso al concetto di autodeterminazione rappresentano un pericolo solo per chi vuole che questa società continui a picchiare gay e donne, che ci siano aborti clandestini (per altro in aumento, nel nostro paese) e che alla fine dei nostri giorni si sia attaccati a un respiratore artificiale per decreto, al cospetto di qualche obiettore mannaro animato da buoni sentimenti e messo lì, magari in qualche ospedale pubblico, giusto per ricordare chi comanda in questo paese. Laddove invece queste cose esistono già, la società ha retto benissimo da sola. Forse è questo che spaventa?» (29/9/2014).

Forse si sarebbe potuto evitare qualche eccesso horror – l’immagine dell’«obiettore mannaro» è degna del più ispirato Stephen King -, ma nel suo insieme il sermone è di esemplare chiarezza: sei contro il matrimonio gay? Vieni automaticamente arruolato fra i più feroci picchiatori di omosessuali. Osi difendere il diritto di ogni bambino a nascere? Vuol dire che fai il tifo per gli aborti clandestini. L’eutanasia non ti convince? Significa che non vedi l’ora d’infilare respiratori artificiali al prossimo; mancava solo l’accostamento fra la contrarietà alla ricerca sulle cellule staminali embrionali ed il processo toccato a Galileo Galilei e poi il quadro dei luoghi comuni sarebbe stato davvero al completo. Battute a parte, non può che sconcertare il tentativo in corso – a destra come a sinistra, e persino fra non pochi seguaci di Grillo – d’indire una sorta di “caccia al bigotto”, laddove “bigotto” è chiunque non se la senta di seppellire il proprio spirito critico. La disinvoltura con la quale si rilasciano dichiarazioni e si scrivono editoriali in tal senso è oggettivamente impressionante ed ha un obbiettivo chiaro: spaventare ed intimorire fino a silenziare del tutto il dissenso al Pensiero Unico.

Ma anche coloro che, nonostante tutto, non intendessero farsi da parte è bene che sappiano una cosa: sarà molto dura vincere. Sarà molto dura fermare la corazzata che oggi vede alleati Unione Europea e magistratura, facoltà universitarie e redazioni di giornali, l’intellettuale e l’uomo della strada. Il Pensiero Unico – che molti seguiteranno a spacciare per un’allucinazione di pochi, mentre invece è indiscutibile realtà – è quindi più forte che mai e non ci sarebbe nulla di strano se travolgesse tutto e prendesse il definitivo sopravvento: quanti vogliono organizzare la disperata resistenza a questa marea è bene lo sappiano. Questo non sia però motivo di tristezza o scoramento. Verrà infatti un giorno nel quale l’evidente non dovrà più essere dimostrato, e a ciò che è chiaro basterà la luce del Sole; un giorno dove non sarà più necessario spiegare che già dal concepimento un essere umano è un essere umano e che ad ogni bambino spettano un padre ed una madre. E quel giorno, anche se magari arriverà fra molto, tutti coloro che non hanno avuto paura di farsi dare dei bigotti verranno ringraziati. Per aver alzato la testa, per aver avuto coraggio ma, soprattutto, per non aver taciuto.

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