di Silvana De Mari 02/03/2013
La Shoà non fa più parte dei programmi scolastici inglesi per non offendere i bambini islamici. L’affermazione che sterminare gli ebrei è un crimine potrebbe creare problemi in quanto Maometto sterminò gli ebrei dell’Arabia fino all’ultimo neonato, da qui l’alleanza strettissima tra islam e nazismo.
Al nostro amico islam possiamo ascrivere il rigurgito mostruoso di antisemitismo, quello britannico, quello del re di Norvegia, quello delle università svedesi, quello degli accademici che assegnano i premi Nobel, quello del Movimento 5 Stelle.
Questa nuova linfa antisemita ha rinverdito e assolto l’antisemitismo autocnono dell’Europa. Dopo la Shoà sembrava impossibile, ma ci siamo riusciti: siamo di nuovo antisemiti.
Oriana Fallaci aveva scritto che l’invasione dell’islam del mondo è basata su demografia, terrorismo, vittimismo. Bat Ye’or, la scrittrice e giornalista di origine egiziana ha correttamente intuito che lo schema è da considerare invertito (cfr. Eurabia, Edizione Lindau): Vittimismo, Demografia, Terrorismo.
Il vittimismo palestinese, il palestinismo, non è un elemento in più, nemmeno un elemento come gli altri: è il pilastro su cui posa tutto. Il vittimismo è al primo posto. Il palestinismo, nuova religione del mondo è il passaggio essenziale perché l’islam sottometta il mondo e occupi l’Europa. Il palestinismo ha fornito una tentazione maledetta e demoniaca: l’assoluzione per l’antisemitismo europeo, addirittura l’assoluzione per la Shoà.
L’Europa ha sterminato i suoi ebrei, tutta l’Europa ha collaborato: gli ucraini erano SS terribili, ma i bosniaci erano peggio, per non parlare degli ustascia, i polacchi hanno fatto pogrom anche nel 46, i francesi hanno rinchiuso migliaia di persone con i bambini in un velodromo per giorni senza una goccia di acqua.
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