NOZZE GAY/ Il giurista: la scelta “innaturale” di Obama apre alla poligamia

domenica 24 febbraio 2013- INT. –Lorenza Violini

L’amministrazione Usa del presidente Barack Obama ha presentato una richiesta formale alla Corte suprema per abolire una legge del 1996 che definisce il matrimonio come un’unione esclusivamente tra un uomo e una donna. Si tratta del primo documento di un presidente Usa che appoggia le nozze gay di fronte all’alta corte. Ilsussidiario.net ha intervistato Lorenza Violini, docente di diritto costituzionale all’Università di Milano.

Come valuta la decisione di Obama?
La vera questione è se il matrimonio abbia o meno delle caratteristiche sostanziali, che non possono essere toccate senza comprometterne l’essenza stessa, e che differenziano le nozze da altri tipi di contratto. Tra queste caratteristiche essenziali si identificano di solito la monogamia, l’esogamia (cioè il fatto di non sposarsi tra parenti) e l’eterosessualità.

E quindi?
Per Obama evidentemente queste caratteristiche dipendono da una scelta politica e non dalla natura delle cose. La richiesta della Casa Bianca trasforma un elemento considerato da sempre come naturale in uno che può essere modificato. Questa è una grande novità nella lettura dell’esperienza matrimoniale, che da sempre è stata caratterizzata dall’elemento dell’eterosessualità. Ormai quest’ultimo è considerato da diversi ordinamenti come un elemento non essenziale e dunque modificabile.

Cliccare sul link per continuare a leggere: NOZZE GAY/ Il giurista: la scelta “innaturale” di Obama apre alla poligamia.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Americhe. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.