Roma, 52 leader prolife: negare la Comunione ai politici cattolici abortisti – Notizie Pro Vita

Se è vero, com’è vero, come riportato anche dal Prof. Francesco Agnoli del suo libro “La storia dell’aborto”, che sono molti i politici e gli amministratori che si professano cattolici ma che poco o nulla fanno per impedire il dilagante fenomeno dell’aborto, molti esponenti del movimento prolife chiedono un intervento della Chiesa.

Più precisamente ieri, al convegno organizzato a Roma in occasione del fine settimana della Marcia per la Vita, 52 leader internazionali dei movimenti antiabortisti, provenienti da 16 nazioni, hanno invitato i Vescovi della Chiesa Cattolica a negare la comunione ai politici che si discostano da questa battaglia.

Questa non è una punizione ma il riconoscimento della condizione oggettiva dell’anima della persona coinvolta in tale peccato” ha affermato il Cardinal Raymond Burke, prefetto della Segnatura del Vaticano. “E’ scandaloso” prosegue “che legislatori, giudici e leader politici si presentino alla Santa Comunione mentre, allo stesso tempo, si adoperano a promuovere leggi che violano i principi fondamentali di difesa della Vita.”

Il Cardinal Ratzinger stesso si era speso in una spiegazione molto chiara del Diritto canonico per cui, chi persevera nel peccato non può aver accesso a questo sacramento.

Lo scopo di tale posizione non è certo di escludere dalla comunità cattolica nessuno ma di sferzare un richiamo nei confronti di chi non si sente vincolato a degli impegni che la Fede, oltre alla natura, richiederebbero veder assolti.

Redazione

Fonte: LifeSiteNews

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