VATICANO – CINA Urgente: Nota del Vaticano sull’ordinazione episcopale di Harbin, senza mandato del papa

Il governo vuole ordinare p. Yue Fusheng ad ogni costo il 6 luglio. L’ordinazione doveva tenersi il 29 giugno, ma è stata rimandata. La Nota ricorda che la nomina dei vescovi da parte del papa è un elemento di libertà religiosa e non un affare politico. Finora il governo ha fatto fatica a trovare dei vescovi disponibili alla consacrazione.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “La nomina dei vescovi è una questione non politica, ma religiosa”. Per questo ogni ordinazione episcopale deve avvenire con un mandato pontificio. Senza di essa non vi è Chiesa cattolica, e si creano “divisioni, lacerazioni e tensioni nella comunità cattolica in Cina”. Così afferma una Nota della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli diffusa oggi alla notizia che il 6 luglio avverrà un’ordinazione episcopale illecita nella città di Harbin. L’ordinazione avrebbe dovuto avere luogo lo scorso 29 giugno, ma non si è tenuta, facendo sorgere la speranza che essa sarebbe stata cancellata. Invece oggi sempre più voci sembrano confermare che l’ordinazione avverrà comunque, anche se – secondo fonti cinesi – il governo fa fatica a trovare i vescovi che accettino di consacrare il candidato.

Nella Nota vaticana si afferma che anche il candidato, p. Yue Fusheng, è stato avvertito dalla Santa Sede che lui non ha l’approvazione papale e perciò, se accetta di essere ordinato, rischia la scomunica latae sententiae, come pure i vescovi che vi partecipano.

Ecco il testo della Nota:

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